«Piccoli passi portano lontano»: è questo lo slogan dell’«Associazione 6 luglio». Giorno in cui nel 2012, infatti, nasceva la piccola Giorgia Iseppi, una bambina di San Felice a cui a soli 8 anni è stata diagnosticata la leucemia. Fino all’ultimo ha lottato, con il sorriso, con quell’aria da lottatrice pronta ad alzare il pollice e a dire «tutto ok».

Aveva solamente 9 anni Giorgia quando la leucemia ha spento per sempre il suo sorriso quel maledetto 28 febbraio del 2022.

Oggi i suoi genitori, Diego Iseppi e Silvia Bocchio, hanno creato un’associazione a lei dedicata per «portare un po’ di bene» tra le corsie di ospedale dove la loro piccola ha dato prova di un coraggio da adulti.

Alla piccola Giorgia, dopo la diagnosi di leucemia, è stato donata un’altra preziosa possibilità, nel 2021 da un donatore anonimo ma purtroppo, l’intervento, che sembrava inizialmente essere andato a buon fine, ha visto poi un pesante peggioramento delle sue condizioni.
A quel tentativo ne è seguito un altro dove il donatore era proprio il papà, ma anche in questo caso, l’epilogo non è stato quello sperato e la malattia ha avuto il sopravvento su Giorgia.
Era il 28 febbraio quando dopo tanto resistere, il suo cuoricino ha smesso di lottare.

Un dolore indescrivibile e senza fondo, ,che i genitori di Giorgia, Silvia e Diego, hanno cercato di trasformare in qualcosa di importante. L’apertura di questo sodalizio che si occupa di ricerca e di sostegno nei confronti delle famiglie che si trovano a gestire un figlio malato.

Tra le ultime pensate dai due genitori c’è la vendita delle uova Pasquali nelle prossime settimane, così da devolvere il ricavato per regolare anche dal punto di vista burocratico il nuovo ente no profit. Parte di queste uova di Pasqua saranno poi inoltre messe a disposizione dei bambini dell’Ospedale Civile di Brescia e del pediatrico Gaslini di Genova.
«Non abbiamo potuto salvare Giorgia – racconta la zia paterna Flavia, ma la ricerca sta compiendo grandi passi, i medici sono stati bravissimi, hanno fatto il possibile fino all’ultimo, però al momento in ambito scientifico non c’è ancora chiarezza su come trattare le forme genetiche della leucemia.

L’Associazione 6 luglio è nata da poco ed è ancora piccola, ma proprio “a piccoli passi” si creano i percorsi più belli e proficui, sicuramente insieme ad altre realtà che già lavorano nel sociale», la ricorda la zia con gli occhi commossi.
derivati dalla vendita delle uova saranno utilizzati per dare «ossigeno» alla neonata associazione, che seppur appena creata ha molti progetti in mente da realizzare. Ce’ la possibilità di acquisterà le uova di Pasqua e chi ha già espresso la volontà di acquistarle ma, invece di portarle a casa, regalarle ai bambini dei reparti pediatrici.

E Giorgia, che con la sua storia, contribuirà a salvare molti bambini, è anche il loro angelo custode più prezioso.
«Una bambina solare, piena di energia. Ha sempre dato la forza ai suoi genitori, ai suoi zii, a me» – racconta la 25enne Serena parlando di quella che era la sua vivace cuginetta. Giorgia fino all’ultimo aveva il sor riso, la speranza non la mollava mai. Ma il suo caso era troppo grave e particolare, i medici non hanno potuto combattere una forma di malattia così aggressiva, che ha avuto il sopravvento, ma lei era davvero incredibile, con quel suo sorriso, quella forza che è riuscita a dare anche a tutti noi. Sono sicura che sostenendo la ricerca, anche solo con piccoli gesti, sia possibile disegnare un futuro diverso per tanti bambini e il pensiero di renderlo davvero possibile ci spinge a fare il massimo».

Una storia fatta di dolore ma anche e soprattutto di speranza, altruismo e progresso affinché i compleanni, la prima bicicletta, le risate, le corse, gli abbracci siano davvero momenti possibili anche per chi affronta la malattia.

Gardaweek – Chiara Casadei – 17 febbraio 2023

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